1000mani, ma
una sola orma sulla sabbia
“Mani, prendi queste mie mani, fanne vita
fanne amore, braccia aperte per ricevere… Cuore, prendi questo mio
cuore, fa che si spalanchi al mondo, germogliando
per quegli occhi che non sanno
pianger più” (P. Bussani)
“Cose di poco
conto” di 1000mani
Questa regola è il
riassunto di 10 anni di attività. Non un punto di arrivo bensì di
partenza, il tentativo di costruire un castello di solidarietà non sulla
sabbia ma sulla roccia, in modo che né le tempeste né i temporali
riusciranno a scalfire la forza della nostra volontà.
Una regola nata da
una storia: siamo nati nel 1995, quando ero parroco a Sestri P.te, un
quartiere difficile ma ricco di persone di buona volontà e con un grande
cuore. Con alcune di loro abbiamo iniziato un cammino che ha messo in
gioco noi stessi, il nostro tempo, la nostra intelligenza.
Sono iniziate tante
sofferenze ed alcune gioie, ma la voglia di continuare ha sempre avuto
il sopravvento.
Il nostro modo di
essere “comunità” aperta, accogliente verso tutte le età e razze, il
nostro modo di cantare la fede con gioia e anche al di fuori delle
pareti della Parrocchia, la tenacia ad andare avanti nonostante le
avversità, nonostante le esigenze familiari e lavorative e nonostante le
porte chiuse ci hanno portato a fondare un altro gruppo a Spoleto.
InSIeme stiamo
provando a preoccuparci delle “cose di poco conto”, quelle a cui non
pensa più nessuno: le persone sole, le famiglie, i giovani cosiddetti
“normali”, gli anziani, gli affetti, la voce della solidarietà.
Stiamo tentando di
gettare “semi” sicuri che alcuni rimarranno sicuramente senza frutto,
incolti, ma certi anche che su 1000 semi gettati almeno uno verrà
raccolto e trasformato in una bellissima pianta.
Una regola per
gridare il nostro volere rimanere attaccati al Signore certi che Solo è
in grado di dare “gambe” ai nostri sogni.
(P. Modesto)
1)
IL Vangelo: la nostra guida.
“Rimanete in me e io
in voi.Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane
nella vite, così anche voi se non rimanete in me. IO sono la vite, voi i
tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di
me non potete far nulla.Se rimanete in me e le mie parole rimangono in
voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato
il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli” (Gv,
15, 4-5, 7-8)
2)
Alla
continua ricerca del Signore: fare non per il gusto di fare ma per
compiacere il Signore.
Siamo una matita nelle mani di Dio. (M. Teresa)
“Il regno dei cieli,
infatti, è simile ad un padrone di casa, che, di buon mattino, usci a
prendere a giornata dei lavoratori per la sua vigna.
(…) così gli ultimi
saranno i primi, e i primi gli ultimi” (Mt 20, 1-16)
3)
Essere comunità aperta
“Or, io vi dico:
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto.
Perché chi chiede, riceve, che cerca trova, e a chi bussa, verrà aperto.
Qual è fra di voi quel padre che darà un sasso al figliolo che gli
chiede del pane?” (Lc 11, 9-12)
E’ molto importante
per la nostra associazione che è nata all’interno di una realtà
Agostiniana che vi ha potuto infondere nelle radici il principale
carisma proposto dal Vescovo di Ippona: la “comunità”. Riunirsi in
comunità per fare la comunità; fare la comunità per “essere” comunità,
facendo così la volontà di chi, un po’ più in su di noi, ci ha creati
per essere amici ed aiutarci a vicenda.
Una frase che
ripetiamo spesso è “il Signore supera sempre di una spanna i nostri
sogni”, e sicuramente, dopo tante peripezie, siamo qui, ancora tutti
inSIeme. Tante persone diverse, provenienti da “posti diversi”, con
concezioni diverse della vita, del modo comportamentale, della famiglia.
Eppure, non perdendo nessuno la propria identità, tutti uniti da uno
stesso “sogno”: quello di creare un ambiente ‘ideale’ nel quotidiano,
capace di infondere gioia, fiducia e amore alla vita, a tutti coloro che
si avvicinano. Una Famiglia di tante differenti famiglie, dove non
esiste noi e voi, ma soltanto “noi” inteso come tutti.
È per questo che, se
consideriamo l’aspetto riguardante il “rivederci tra di noi” in un unico
grande gruppo che vuole stare inSIeme in un ambiente amico, con
inSIemeVOLA e Mosaico, non ci si stupisce nel parlare di Festa del
VOLONTAriato, o di “Un NaT@LE che sia TALE”, o di gemellaggi di
solidarietà o di Colletta Alimentare, container per le Filippine o
spedizione in Croazia.
Dal punto di vista
“asse della Solidarietà” (Val di Non – Genova – Torino – S. Omobono
Bergamo – Spoleto), stiamo lavorando molto, ultimamente, per
organizzarci al meglio.
E’ per questo che
abbiamo creato un coordinamento nazionale, MilleMani appunto, per
lavorare “in sinergia”, senza perdere però la ‘semplicità’ che ci
caratterizza!
4)
AEP: Accoglienza, Entusiasmo, Perdono
Sono le tre parole magiche, i tre ‘ingredienti’ che cerchiamo di non
dimenticare mai nel nostro operare, nel lavorare per far crescere la
“foresta” della Solidarietà
“Zaccheo, presto,
scendi perché oggi devo fermarmi in casa tua. Ed egli, svelto, scese e
lo accolse con gioia. (...) Oggi è venuta la salvezza in questa casa,
perché anche lui è figlio di Abramo. Infatti, il Figlio dell’uomo è
venuto a cercare e a salvare quello che era perduto” (Lc, 19 5-10)
“Figlio, gli rispose
il padre, tu sei sempre con me, e tutto quello che io ho è tuo; ma era
ben giusto far festa e darsi alla gioria, perché questo tuo fratello era
morto ed è ritornato in vita, era perduto e si è ritrovato” (Lc, 15
31-32)
5)
Una Famiglia di famiglie
“Chi è mia mdare, e
chi sono i miei fratelli? PO, stendendo la mano verso i suoi disceoli,
disse: Ecco la mia madre e i miei parenti. Perché chi fa la volontà del
Padre mio, che è nei cieli, egli è mio fratello e mia fratello e mia
sorella e mia madre” (Mt, 12, 48-50)
6)
L’amicizia
“Amatevi gli uni con
affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda” (Rm. 12)
“Voi siete miei
amici, se farete quello che vi comando. Non vi chiamo più servi, perché
il servo non sa quel che fa il padrone; vi ho chiamati amici, perché vi
ho fatto conoscere tutto quello che ho udito dal Padre mio. Non siete
voi che avete eletto me, ma io ho eletto voi e vi ho destinati, perché
andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinchè
qualcunqe cosa voi chiederete al Padre in nome mio, egli ve la conceda.
Questo vi comando: di amarvi scambievolmente” (Gv, 15, 14-17)
7)
Il
desiderio di aiutare
“Le
mie mani, le tue mani,sono mani, mani vive,mani per donare a chi non ha”
(Gen Rosso)
”Quando dunque tu
fai elemosina, non suonare la romba davanti a te, come fanno gli
ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per esser onorati dagli uomini.
In verità vi dico, hanno già ricevuto la loro ricompensa. Ma quando fai
elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la tua destra,
affinchè la tua elemosina rimanga in segreto; e il Padre tuo che vede
nel segreto, te ne darà la ricompensa.”
( Mt, 6, 1-4)
8)
Siamo un gruppo interparrocchiale che opera nell’ambito della
propria realtà diocesana
9) Il
bene non ha colori né etichette: mai al servizio di un’ideologia, solo
del
bene!
"State in guardia per voi stessi! Poiché vi
condurranno davanti ai sinedri, sarete flagellati nelle sinagoghe e
comparirete davanti ai governatori e ai re, per causa mia, a rendere
testimonianza davanti a loro. … (…) Ma chi avrà perseverato fino alla
fine, questi sarà salvo2 (Mc, 13, 9-13)
10) Vivere seguendo un
ideale
“Se avrete fede quanto un granello di
senapa, e direte a questa pianta di sicomoro: sradicati e trapiantati in
mare, vi obbedirà” (Lc 16, 5-7)
Alcune frasi che
caratterizzano il nostro agire:
-
“Se
questi e quelli, perché non io?”
(S. Agostino).
La pietra scartata
dai costruttori è diventata testata d’angolo.
-
Siamo locomotive e non vagoni.
Impegnarsi tutti in
prima persona per la riuscita delle iniziative.
-
Il
coraggio di rispondere “sì”
-
“Prima
di me, ho messo te!”
Mettere avanti il
prossimo.
-
Al
servizio della pace e della solidarietà:
"Tutto
ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano, ma se non lo
facessimo l’oceano sarebbe privo di quella goccia per sempre” (Madre
Teresa di Calcutta)
-
“La
cosa più triste che vi possa capitare è quella di non essere utili a
nessuno”
(R.
Follereau)
-
Seminare sempre e comunque
-
“Se molti
uomini di poco conto, in molti posti di poco conto, facessero cose di
poco conto, allora il mondo potrebbe cambiare” (G. Torelli)