A S S O C I A Z I O N E D I R I T T I E L I B E R
T A’ - ONLUS
Sede Legale: Via
Balbi 7 – c/o Chiesa Santi Vittore e Carlo - 16126 GENOVA - C.F.
95080360100
Tel. +39 010 2466042 – Fax +39 010
2479015
E-mail: segrdirittieliberta@email.it
Casella Postale 1372 - Posta
Centrale - 16121 GENOVA
Banco Posta (Posta Centro - Genova)
c/c 39869920 – ABI 07601 - CAB 01400
L’ A S S O C I A Z I O N E
D I R I T T I E L I B E R T A’ – ONLUS è una importante iniziativa sociale caritativa per
sostenere, promuovere e tutelare i diritti delle famiglie di chi è
in carcere. I volontari dell’Associazione traggono forza nel loro
impegno dall’incontro e dalla comunione con il Signore. La
motivazione della fondazione dell’Associazione deriva dalla reale
constatazione che la maggior parte dei congiunti dei cittadini
detenuti versa in uno stato di grande disagio socio economico. Il
luogo comune è quello di considerare come unica vittima la persona
offesa dal reato, ma non è così. Le vittime in realtà sono due.
Colui che commette un reato ai danni di qualcuno non lo procura solo
a quella determinata persona e famiglia, ma direttamente o
indirettamente anche ai propri famigliari. Certamente è un dovere
morale avere tutta la sensibilità e attenzione possibili per le
parti lese, ma averne anche per i famigliari delle persone in
carcere. Sappiamo che il carcere indebolisce gravemente il nucleo
della famiglia e a soffrirne di più sono le parti più fragili quali
i figli (specie se piccoli o adolescenti), le mogli, i genitori
spesso anziani e malati impreparati ad affrontare un così traumatico
cambiamento di vita.
Diritti e
Libertà opera su tutto il territorio nazionale in collaborazione con
molti Ordini Religiosi e Gruppi di Solidarietà Laici e importanti
Associazioni Cristiane. La finalità è quella di portare luce, pace e
speranza nel buio della disperazione. In altre parole Gesù concreto
nei cuori di tante persone.
L’Associazione
ha sede legale in Genova, Via Balbi 7 c/o Chiesa SS. Vittore e
Carlo, è formata dal Presidente (Padre Giovanni Tomasi), Vice
Presidente (Prof. Pier Paolo Ottonello dell’Università di Genova),
Consiglio Direttivo, Soci Ordinari, Soci Onorari, Sostenitori.
Tutta l’attività dell’Associazione è portata avanti da puro
volontariato.
Gli scopi statutari dell’Associazione sono: Aiutare a
mantenere il nucleo famigliare intatto e sempre collegato con la
persona in carcere per dare un forte impulso di speranza in Dio a
tutte le persone che si trovano in un momento difficile della loro
vita; Contenere e diminuire per quanto possibile la potenziale
devianza (alcolismo, droga, commissione di reati) con particolare
attenzione per quelle famiglie dove sono presenti minorenni e
giovani adulti attraverso la promozione e l’aiuto nel momento della
fragilità e del bisogno.
Ciò va a beneficio dell’intero consorzio sociale.
Emergenza famiglia del cittadino
detenuto
La famiglia
del carcerato è parte delle nuove povertà della porta accanto.
Quasi sempre
sono mamme con figli in tenera età a trovarsi in grosse difficoltà
economiche ed esistenziali. Quando queste donne si rivolgono a noi
per loro rappresentiamo una speranza di aiuto concreto. Ascoltiamo
le loro odissee, i loro pianti, la loro solitudine, andiamo a
visitarle nelle loro case. Queste amare e difficili realtà in molti
casi sono generate da pregiudizi o da preconcetti dell’attuale
cultura sociale. Sono famiglie per cui arrivare alla fine del mese è
difficile, anzi impossibile senza un aiuto. In massima parte sono
donne con bambini ancora piccoli o adolescenti, (costoro
rappresentano il nostro futuro generazionale voluto da noi).
Sono donne con grande dignità, coraggio e volontà che si battono per
mantenere e tenere unita la famiglia per questo vanno aiutate in
tutti i modi possibili affinché possano crescere la prole
rispettandone i loro diritti all’infanzia, ai bisogni e
all’affettività. Questi bambini in un mondo sempre più egoista sono
vittime indifese e pagano il prezzo più alto, a volte per la
lontananza di un genitore subiscono una lacerazione affettiva
irreparabile. Quasi sempre l’esistenza di queste famiglie è segnata
dall’umiliazione.
Lo sfacelo della
società ha inizio con la disgregazione della famiglia. Se essa si
sfascia e degenera anche la società si sfalda. È l’assenza di valori
fondamentali che genera la devianza, la fragilità, la precarietà. Da
qui il nostro impegno a far sì che la famiglia resti unita e
compatta quale punto fermo valoriale e in costante contatto con la
persona reclusa. Nella maggior parte dei casi il detenuto è in un
carcere distante e l’unico mezzo di comunicazione che gli è concesso
è quello di una telefonata di alcuni minuti alla settimana affinché
si mantenga presente all’interno del proprio nucleo famigliare anche
se non c’è. Queste famiglie non hanno colpe da scontare eppure per
un sentimento di bene verso chi ha sbagliato pagano un costo umano
salatissimo. Di colpo diventano cittadini di serie B e per essi
tutto diventa difficile (trovare un lavoro, mantenere la casa,
mandare i figli a scuola, curarli nell’alimentazione e nelle
malattie, vestirli, ottenere un piccolo credito, far fronte alle
quotidiane esigenze di una normale famiglia). Occorre tener presente
che molte persone che vengono arrestate e incarcerate spesso in sede
di giudizio vengono assolte, ma nel frattempo hanno subito danni
morali e materiali gravissimi di cui nessuno potrà mai risarcirli a
sufficienza e i primi a farne le spese sono proprio i famigliari
nelle componenti più deboli.
Molti Soci e
Sostenitori di Diritti e Libertà che appartengono a categorie
professionali (avvocati, farmacisti, insegnanti, medici, etc…,
persone comuni, religiosi e laici) oltre a contribuire
economicamente mettono a disposizione gratuitamente la loro
professionalità.
L’Associazione
aiuta queste famiglie di tutta Italia a trovare un lavoro, una casa
garantendo per loro e perciò esprime gratitudine ai suoi
sostenitori, poiché è grazie a loro che riesce a soddisfare i
bisogni di tante persone.
Diritti e
Libertà - Onlus
sta diventando sempre più un punto riferimento e le richieste di
aiuto aumentano di giorno in giorno e quindi c’è bisogno di risorse
umane ed economiche per farvi fronte. Da qui la necessità di un
coinvolgimento allargato di persone di buona volontà disponibili ad
aderire e sostenere il “progetto famiglia”.
“PROGETTO FAMIGLIA”
Dacci una mano ad aiutare -
CARITAS URGET NOS (L’AMORE
CI SOLLECITA)
La proposta
dell’Associazione tratta in particolare il tema della promozione
della famiglia in difficoltà attraverso la coscienza del bene comune
partendo dal fondamentale presupposto che
tutti hanno gli
stessi bisogni indipendentemente dalla singola situazione.
Pertanto
chiede un vero sostegno costante nel tempo in favore di quelle
famiglie di detenuti che più necessitano. Aiutare donne, mogli e
mamme come voi che hanno figli come avete voi con i vostri stessi
diritti e le vostre stesse aspirazioni è un atto tangibile di carità
cristiana.
Per informazioni
chiamare 010 2466042
Le opzioni di
euro 10,00 al mese o di euro 60,00 al semestre o
di euro 120,00 per l’intero anno consentiranno a far sì
che si possa aiutare di più e meglio. A chi aderisce verrà
rilasciata la tessera di Sostenitore. L’Associazione resta a
disposizione per chiunque desideri avere notizie sulla famiglia che
contribuisce ad aiutare, naturalmente con il consenso delle parti e
nel rispetto della
Legge 675/96
sulla privacy.
Chiunque voglia aderire può farlo mediante versamento su bollettino
postale c.c.p. n° 39869920 oppure a mezzo bonifico le cui
coordinate bancarie sono: Banco Posta conto corrente postale n°
39869920 – ABI 07601 - CAB 01400 intestato all’Associazione
Diritti e Libertà – ONLUS – Causale: Sostegno “progetto famiglia”.
Il Presidente: Padre Giovanni Tomasi