Un mese fa iniziava per
gli oltre settanta giovani della diocesi di Spoleto – Norcia l’avventura
della Gmg di Colonia. Due pullman partivano il 10 agosto scorso alla
volta della Baviera: un viaggio lungo ed estenuante (15 ore per fare 800
km!) fino a Mindelheim, dove tutti noi umbri ci siamo ritrovati per
subito dividerci in vari paesini bavaresi. Le famiglie che ci hanno
ospitato ci hanno fatto sentire a casa nostra, tutto era organizzato
fino al minimo dettaglio (i tedeschi si sarebbero rifatti poi con la
penosa organizzazione di Colonia), avendo spesso cura di farci stare
spesso insieme ai nostri corregionali, ospiti nei paesi più disparati.
Il giorno più bello in Baviera è stato quando con quasi tutti gli umbri
ci siamo ritrovati a Ottobeuren, città gemellata con Norcia e sede di
una bellissima abbazia benedettina. Tutto il paese era in festa e pieno
di giovani di varie parti del mondo. Naturalmente noi italiani eravamo
il gruppo più numeroso alla messa internazionale presieduta da mons.
Scanavino, di Orvieto – Todi, che ha accompagnato noi umbri per tutta
l’avventura tedesca.
Altre numerose ore di
viaggio ci hanno portato a Colonia, esattamente 30 giorni fa,
tristissimi per aver lasciato le gentilissime famiglie che ci hanno
trattato da principi e consapevoli che la pacchia era finita! E infatti
nei giorni a Koeln, senza dubbio bellissima città, lo spirito
d’adattamento è stato indispensabile per resistere, nonostante i pasti
mancanti o, quando riuscivamo ad averli, comunque immangiabili. Ci è
venuto incontro il nostro arcivescovo: il suo arrivo in città è coinciso
con la possibilità per noi di mangiare!
L’unica cosa che non è
stata un problema, oltre naturalmente a tutto ciò che era stato
organizzato dal Servizio nazionale di pastorale giovanile italiano, è
stato il dormire e la prima colazione, che facevamo in un palazzetto
dello sport appena in periferia, insieme a tutte le altre sette diocesi
umbre. Ogni mattina in una chiesa nel centro c’era la catechesi,
coinvolgente per tutti, tenuta da un vescovo diverso. Forti i momenti di
preghiera, come la via crucis l’ultima sera a Colonia. E poi l’avventura
nell’avventura: Marienfeld, la spianata di Maria, dove ci siamo
ritrovati in un milione di persone. Naturalmente più di un decimo
eravamo noi italiani. Papa Benedetto è passato in mezzo a noi, con la
Papamobile, e quasi tutti abbiamo avuto la fortuna di vederlo da vicino.
Un’emozione forte: il suo viso dolce si è impresso nei nostri cuori,
come le sue parole incoraggianti della veglia e dell’omelia il giorno
dopo. Certo, non c’era il calore di Tor Vergata (in tutti i sensi!), ma
ognuno di noi ha potuto riscoprire una forte spiritualità, una fede
rinnovata, nonostante l’umidità e il freddo notturno e mattutino. E
naturalmente… stiamo già cominciando a prepararci per Sydney – Australia
2008!
Sara Fratepietro