Gemellaggio tra Cascia e Genova

Genova, Cascia, Spoleto, 21 e 22 maggio 2010

 

 

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Ti regalerò una rosa

di Daniela Lombardo

 

Ci sono persone per le quali "niente è impossibile"
L'uso di internet, di facebook, di messanger, del cellulare ecc contribuiscono a innalzare barriere tra le persone che, sempre più isolate, si nascondono dietro a schermi impenetrabili, dietro a pseudonimi, a maschere che pregiudicano i rapporti umani. Spesso queste abitudini si sostituiscono alla magia di un incontro, del conoscersi guardandosi negli occhi, precludendo così la possibilità dell'insorgere di amicizie vere. Benvenga allora tutto ciò che è fonte e occasione per stare insieme in maniera pulita, sana e costruttiva; benvenga il volontariato e tutte le sedi delle associazioni che, almeno una volta a settimana, si riempiono di sguardi, di mani, di cuori, di emozioni e di idee. Benvengano le sante per quello che hanno testimoniato in passato e che rappresentano tuttora, anche perché, in talune circostanze, possono diventare occasione di incontro e di approfondimento tra città lontane, tra usi e costumi differenti, tra persone che, seppur di dialetti diversi, parlano un linguaggio comune, quello della fede!
Forse può apparire un po' anacronistico, o fuori dal tempo, per certi aspetti quasi miracoloso, un gemellaggio in cui il motore trainante sia una santa, ma se si considera che S. Rita è additata come la "santa dei casi impossibili e disperati", allora tutto potrà apparire più comprensibile e chiaro! E' una grazia aver ricevuto l'invito da parte del Rettore di Cascia di organizzare questa iniziativa unica nel suo genere in onore di S. Rita e di Benedetta Fasce, la beata nativa di Torriglia, a suggellare questo incontro che, per una volta, non ha come sfondo né il calcio, né la politica, né l'economia, bensì la fede, l'amore incondizionato verso Dio, lo spirito di sopportazione e di riconciliazione che S. Rita stessa, in prima persona, ha sperimentato sulla sua pelle tanto da diventare oggetto di devozione in tutto il mondo. Si evince a chiare note un gemellaggio a forti tinte spirituali e morali che prevede un incontro a Genova e uno a Cascia e Spoleto fissato per il 21 e 22 maggio.
L'evento ha avuto il parere positivo da parte di Mons. Angelo Bagnasco che celebrerà a tal proposito una S. Messa martedì 27 aprile alle ore 18 al Santuario della Madonnetta di Genova. Una curiosità: nell'ambito della manifestazione è prevista, pensate, l'assegnazione di un riconoscimento a una donna che si sia particolarmente distinta non perché sia finita sulle copertine dei rotocalchi, né perché ha fatto la velina, ma per virtù morali e spirituali, una madre o una moglie che si siano particolarmente dedicate alla famiglia e al prossimo portando sulle spalle una croce. Una è emersa su tutte, è stata la più "nominata" : la nostra Mirca, che tanto ha fatto per la sua famiglia e per quella "famiglia di famiglie", come diceva sempre lei, che si chiamava ora Parrocchia, ora Mosaico ora Rangers, ma la donna doveva essere vivente. Questo riconoscimento a una donna particolarmente dotata spiritualmente e intellettualmente dovrebbe essere uno stimolo per tutti per provare a conquistare, già in questa vita, un piccolo pezzetto di Paradiso vedendo le nostre azioni e i nostri comportamenti apprezzati e stimati unanimamente da tutti. In breve: perché i ragazzi di oggi anziché aspirare ad avere il Monclair o a diventare calciatori con la Ferrari non si pongono come meta quella di diventare dei futuri Gandhi, piuttosto che S. Rita ecc ... Occasioni come questo gemellaggio sicuramente ci inducono a riflettere, a porci almeno certi interrogativi, a chiederci "cosa potrei fare per aspirare alla santità? Va bene come mi sto comportando o dovrei invertire rotta?" S. Rita ha portato per anni la spina di una rosa conficcata nella fronte, l'ha portata con serenità e con amore testimoniando con la propria esistenza fatta anche di tanta sopportazione, di tanto perdono, che nulla è precluso, se lo si vuole fino in fondo. E allora si può regalare una rosa per chiedere perdono, ma anche come fosse una fiaccola, una luce, una staffetta che passa di mano in mano per dire, o meglio per dirci ,che niente è impossibile, neppure in una società come la nostra in cui vige la confusione più totale e aberrante, anzi è ancora possibile apprezzare il profumo di una rosa, delle cose e dei sentimenti più semplici e veri creando momenti di incontro autentico in nome di Colui che da lassù osserva tutto in silenzio.


Per inf. maggiori sull'iniziativa contattare P. Modesto 347/4658686
 

 
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Ultimo aggiornamento: 10-02-17