Ti regalerò una rosa
di Daniela Lombardo
Ci sono persone per le quali "niente è impossibile"
L'uso di internet, di facebook, di messanger, del cellulare ecc
contribuiscono a innalzare barriere tra le persone che, sempre più
isolate, si nascondono dietro a schermi impenetrabili, dietro a
pseudonimi, a maschere che pregiudicano i rapporti umani. Spesso queste
abitudini si sostituiscono alla magia di un incontro, del conoscersi
guardandosi negli occhi, precludendo così la possibilità dell'insorgere
di amicizie vere. Benvenga allora tutto ciò che è fonte e occasione per
stare insieme in maniera pulita, sana e costruttiva; benvenga il
volontariato e tutte le sedi delle associazioni che, almeno una volta a
settimana, si riempiono di sguardi, di mani, di cuori, di emozioni e di
idee. Benvengano le sante per quello che hanno testimoniato in passato e
che rappresentano tuttora, anche perché, in talune circostanze, possono
diventare occasione di incontro e di approfondimento tra città lontane,
tra usi e costumi differenti, tra persone che, seppur di dialetti
diversi, parlano un linguaggio comune, quello della fede!
Forse può apparire un po' anacronistico, o fuori dal tempo, per certi
aspetti quasi miracoloso, un gemellaggio in cui il motore trainante sia
una santa, ma se si considera che S. Rita è additata come la "santa dei
casi impossibili e disperati", allora tutto potrà apparire più
comprensibile e chiaro! E' una grazia aver ricevuto l'invito da parte
del Rettore di Cascia di organizzare questa iniziativa
unica nel suo genere in onore di S. Rita e di Benedetta Fasce, la beata
nativa di Torriglia, a suggellare questo incontro che, per una volta,
non ha come sfondo né il calcio, né la politica, né l'economia, bensì la
fede, l'amore incondizionato verso Dio, lo spirito di sopportazione e di
riconciliazione che S. Rita stessa, in prima persona, ha sperimentato
sulla sua pelle tanto da diventare oggetto di devozione in tutto il
mondo. Si evince a chiare note un gemellaggio a forti tinte spirituali e
morali che prevede un incontro a Genova e uno a Cascia e Spoleto fissato
per il 21 e 22 maggio.
L'evento ha avuto il parere positivo da parte di Mons. Angelo Bagnasco
che celebrerà a tal proposito una S. Messa martedì 27 aprile alle ore 18
al Santuario della Madonnetta di Genova. Una curiosità: nell'ambito
della manifestazione è prevista, pensate, l'assegnazione di un
riconoscimento a una donna che si sia particolarmente distinta non
perché sia finita sulle copertine dei rotocalchi, né perché ha fatto la
velina, ma per virtù morali e spirituali, una madre o una moglie che si
siano particolarmente dedicate alla famiglia e al prossimo portando
sulle spalle una croce. Una è emersa su tutte, è stata la più "nominata"
: la nostra Mirca, che tanto ha fatto per la sua famiglia e per quella
"famiglia di famiglie", come diceva sempre lei, che si chiamava ora
Parrocchia, ora Mosaico ora Rangers, ma la donna doveva essere vivente.
Questo riconoscimento a una donna particolarmente dotata spiritualmente
e intellettualmente dovrebbe essere uno stimolo per tutti per provare a
conquistare, già in questa vita, un piccolo pezzetto di Paradiso vedendo
le nostre azioni e i nostri comportamenti apprezzati e stimati
unanimamente da tutti. In breve: perché i ragazzi di oggi anziché
aspirare ad avere il Monclair o a diventare calciatori con la Ferrari
non si pongono come meta quella di diventare dei futuri Gandhi,
piuttosto che S. Rita ecc ... Occasioni come questo gemellaggio
sicuramente ci inducono a riflettere, a porci almeno certi
interrogativi, a chiederci "cosa potrei fare per aspirare alla santità?
Va bene come mi sto comportando o dovrei invertire rotta?" S. Rita ha
portato per anni la spina di una rosa conficcata nella fronte, l'ha
portata con serenità e con amore testimoniando con la propria esistenza
fatta anche di tanta sopportazione, di tanto perdono, che nulla è
precluso, se lo si vuole fino in fondo. E allora si può regalare una
rosa per chiedere perdono, ma anche come fosse una fiaccola, una luce,
una staffetta che passa di mano in mano per dire, o meglio per dirci
,che niente è impossibile, neppure in una società come la nostra in cui
vige la confusione più totale e aberrante, anzi è ancora possibile
apprezzare il profumo di una rosa, delle cose e dei sentimenti più
semplici e veri creando momenti di incontro autentico in nome di Colui
che da lassù osserva tutto in silenzio.
Per inf. maggiori sull'iniziativa contattare P. Modesto 347/4658686