Quanto la musica
influisce sulla formazione dei giovani?
La musica è bellezza e dove c’è la musica c’è Dio
(Papa Benedetto XVI)
A questi e
ad altri temi si è cercato di rispondere durante il convegno
svoltosi a Spoleto il 27 gennaio 2007
Ospiti
d’eccezione hanno spiegato il significato dell’esperienza
musicale ora come momento di aggregazione e, quindi, di dialogo,
solidarietà e amicizia, ora come strumento di partecipazione
alla vita della collettività. Il tutto è iniziato con i saluti
della direttrice dell’Indap, il Convitto che ha ospitato per il
terzo anno consecutivo l’evento, e dell’Assessore comunale alle
“Politiche Giovanili” che ha sottolineato come negli anni ’70 a
Spoleto ci fossero tanti gruppi musicali di stili diversi
occasione importante di aggregazione e di mescolanza tra i
giovani e quindi di conoscenza.
Sono
trascorsi parecchi anni da quando con la canzone “1000 lire al
mese” i giovani chiedevano tranquillità economica, o con
“Volare”, qualche tempo dopo, nel 1958, esprimevano una forte
aspirazione alla felicità, sostiene Agnese Protasi, psicologa
dell’Auspic di Spoleto, ripercorrendo la storia della musica al
fine di evidenziarne l’influenza nella vita delle persone. E
attraverso i messaggi di speranza dei Beatles ora dettati dalla
felicità ora dalla disperazione, arriviamo alle note attuali di
Eminem e alla rabbia manifestata verso la vita, verso la
società, verso la povertà per toccare gli estremi della musica
satanica con Marilyn Mason in cui la musica diviene l’unica
espressione vitale tanto da far perdere il senso della realtà e
da diventare patologia, problema, soprattutto se viene recepita
da ragazzi con disagi psico-comportamentali.
In ogni
caso la musica resta una necessità dell’uomo di espressione
individuale, ma anche esigenza di manifestare il proprio senso
di appartenenza. La musica è semplice, immediata, arriva diritta
alle persone toccando le corde del cuore e dei sogni.
La musica
può essere anche uno strumento per allontanare i giovani dai
guai, è quanto è accaduto a Francesco Cicotti, cantante del
complesso musicale genovese “Verso Diverso” che sta
affanciandosi al panorama musicale internazionale, che ha
trovato nella musica un mezzo di espressione della propria
interiorità, un bisogno impellente di scrivere per trasmettere
un qualcosa di cui non si riesce a fare a meno. Scrivere
canzoni, per Francesco, è servito anche per capire meglio se
stesso, quasi come mettersi davanti ad uno specchio per
rileggere il proprio animo e la propria esistenza. La musica è
anche un forte interlocutore che permette a chi sta sul palco
di colloquiare con il pubblico, instaurando un contatto
immediato che vede nell’applauso un’espressione imprescindibile.
Francesco,
che ha fatto del suo sogno un lavoro, è l’esempio di come non ci
si debba mai arrendere perché, alla fine, la costanza, la
tenacia, l’essere capaci di rimanere se stessi, l’essere puliti
e onesti, uniti a un po’ di fortuna e bravura, possono
proiettarci direttamente in quella realtà che si era relegata a
puro sogno.
E ancora la
musica come momento che agevola all’interno di un contesto la
comunicazione tra le persone trasmettendo vibrazioni. E’
l’esperienza di Adelaide Colombo, musicoterapeuta della
cooperativa “Il Cerchio” che opera a Spoleto cercando di
entrare nelle scuole dove ci sono disabili che trovano nella
musica un’occasione importante di socializzazione con i
compagni. Ma la musica è utile veramente a tutti , dalla fase
prenatale, ai momenti di ansia, di difficoltà, alle persone
anziane o malate che hanno bisogno di essere stimolate.
La giornata
è terminata con il musical “Voglia di volare” scritto e musicato
dai Ranger di Spoleto che ha sottolineato come la musica possa
essere, oltre ad uno strumento per comunicare emozioni, anche un
collagene per ragazzi che in essa trovano l’espressione
culminante della loro amicizia. Essa è anche lo strumento adatto
per capire che ognuno di noi può osare senza aver paura di
cadere di fronte alla voglia di volare e senza, al tempo
stesso, tarpare le ali a chi si lascia andare a questa voglia.
La musica è un inno alla vita che spesso presenta difficoltà che
sembrano insormontabili e che sembrano travolgerci ma la forza
di volontà ci insegna che c’è sempre una seconda possibilità,
una soluzione che, di fronte al baratro più profondo, ci fa
spiccare il volo verso il cielo, ci fa rialzare e andare
avanti.
Ora
l’appuntamento resta fissato per il 2008 con la quarta edizione
di “Giovani e prevenzione”.
Daniela Lombardo