Campo Famiglie 2007

Rumo in Val di Non(TN)

dal 2 all'8 luglio 2007

 

 

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IN ARMONIA ... come le note musicali 

 

 La vita di ciascuno di noi è un po’ come un pentagramma SU cui SOno scritte le note musicali: come per magia, a seconda del loro abbinamento, cambia la melodia eppure le note restano sempre le stesse!
Il pentagramma è il prato su cui condivideremo tante esperienze ed emozioni, le note siamo tutti noi. Le note musicali richiamano all’armonia, alla melodia, alla sincronia. L’armonia è sinonimo di accordo, concordia, pace e, più in generale, indice dì eguaglianza e felicità sociale. La melodia è la modulazione, è l’anima e l’essenza di ogni musica. La sincronizzazione è il mettere insieme.
La sfida grande di questo 13° campo famiglie è proprio questa: riuscire ad armonizzarci gli uni gli altri, sfruttando questa irripetibile occasione che ci mette insieme su di uno stesso prato, sotto uno stesso cielo non per lasciar trascorrere 7 giorni di vacanza, ma per costruire insieme un qualcosa di veramente magico e unico. Questo campo si svolge subito dopo il “campo lavoro” che ha reso possibile la nostra permanenza a Rumo. Un campo lavoro che ha visto protagoniste 80 persone che, in armonia assoluta, hanno costruito tutto quello che vediamo e qualcosa di più. Ebbene il campo lavoro è stato un esempio forte di come si riesca ad armonizzare tante teste differenti; è stato sufficiente leggere le varie e-mail circolate per la preparazione dello stesso, lettere tutte propositive, piene di entusiasmo, di spirito collaborativi e di voglia di partecipare a tutti i costi ad un’esperienza sicuramente dura e faticosa ma, al tempo stesso, gratificante, per capire che il campo lavoro sarebbe riuscito perfettamente sotto tutti punti di vista.
Tra gli adulti è più difficile trovarsi in sintonia dì intenti, dì aspettative e di metodologia perché spesso l’individualismo prende il sopravvento sul resto. Lo sforzo è proprio quello di sentirci note, non stonate, ma nella sintonia dì un “do” come donare, “re” come responsabilità, "mi" come misericordia, “fa” come fare o famiglia, "sol" come solidarietà, "la" come lavoro, “si” come sincerità o sinergia.
Ma c’è qualcosa in più che ci può aiutare nel tentativo di non andare ciascuno per conto proprio e di creare una melodia. Nella vita si può andare avanti a testa bassa, si può andare avanti con tristezza, si può avere un volto preoccupato o un volto disteso di chi riceve tutto come un dono, di chi sa dì non essere solo, di chi sorride alla vita perché riesce a trasformare ogni giorno più o meno bello in amore ricevuto, vissuto donato.
Per far sì che questo accada basta lasciare l’iniziativa a Dio, lasciare che sia Lui a guidare i nostri giorni e le nostre ore.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 09-02-17