IN ARMONIA ... come le note musicali
La vita di
ciascuno di noi è un po’ come un pentagramma SU cui SOno scritte le note
musicali: come per magia, a seconda del loro abbinamento, cambia la
melodia eppure le note restano sempre le stesse!
Il pentagramma è il prato su cui condivideremo tante esperienze ed
emozioni, le note siamo tutti noi. Le note musicali richiamano
all’armonia, alla melodia, alla sincronia. L’armonia è sinonimo di
accordo, concordia, pace e, più in generale, indice dì eguaglianza e
felicità sociale. La melodia è la modulazione, è l’anima e l’essenza di
ogni musica. La sincronizzazione è il mettere insieme.
La
sfida grande di questo 13° campo famiglie è proprio questa: riuscire ad
armonizzarci gli uni gli altri, sfruttando questa irripetibile occasione
che ci mette insieme su di uno stesso prato, sotto uno stesso cielo non
per lasciar trascorrere 7 giorni di vacanza, ma per costruire insieme un
qualcosa di veramente magico e unico. Questo campo si svolge subito dopo
il “campo lavoro” che ha reso possibile la nostra permanenza a Rumo. Un
campo lavoro che ha visto protagoniste 80 persone che, in armonia
assoluta, hanno costruito tutto quello che vediamo e qualcosa di più.
Ebbene il campo lavoro è stato un esempio forte di come si riesca ad
armonizzare tante teste differenti; è stato sufficiente leggere le varie
e-mail circolate per la preparazione dello stesso, lettere tutte
propositive, piene di entusiasmo, di spirito collaborativi e di voglia
di partecipare a tutti i costi ad un’esperienza sicuramente dura e
faticosa ma, al tempo stesso, gratificante, per capire che il campo
lavoro sarebbe riuscito perfettamente sotto tutti punti di vista.
Tra gli adulti è più difficile trovarsi in sintonia dì intenti, dì
aspettative e di metodologia perché spesso l’individualismo prende il
sopravvento sul resto. Lo sforzo è proprio quello di sentirci note, non
stonate, ma nella sintonia dì un “do” come donare, “re” come
responsabilità, "mi" come misericordia, “fa” come fare o famiglia, "sol"
come solidarietà, "la" come lavoro, “si” come sincerità o sinergia.
Ma c’è qualcosa in più che ci può aiutare nel tentativo di non andare
ciascuno per conto proprio e di creare una melodia. Nella vita si può
andare avanti a testa bassa, si può andare avanti con tristezza, si può
avere un volto preoccupato o un volto disteso di chi riceve tutto come
un dono, di chi sa dì non essere solo, di chi sorride alla vita perché
riesce a trasformare ogni giorno più o meno bello in amore ricevuto,
vissuto donato.
Per far sì che questo accada basta lasciare l’iniziativa a Dio, lasciare
che sia Lui a guidare i nostri giorni e le nostre ore.