Il biblico libro del
Levitico, come già abbiamo avuto modo di ricordare, contiene - al
capitolo 25 – il programma dell’anno giubilare. Un programma che verrà
poi completato, da Gesù, con la necessità di riconciliarsi con Dio padre
di tutti e sorgente della pace, ossia delle buone relazioni fra noi.
Leggiamo al versetto 10:
”Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione
nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo, ognuno
di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia” Lv 25,10).
Ognuno riacquisterà
appieno liberta e dignità!
Basterebbe la
applicazione di questo versetto per far “scoppiare”, anche oggi, la
pace.
Ma la pace ha bisogno di
radici e di basi più profonde e più solide. Radici e basi che ciascuno
si porta dentro.
Sempre nella bibbia
leggiamo: “…Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo
uccise. Allora il Signore disse a Caino <Dov’è Abele tuo fratello?>”
(Gn 4, 8- 9).
Se vuoi veramente
“generare giubileo” devi confrontarti onestamente con questa domanda
orticante: chi sono i miei fratelli e dove sono, quale legame sostiene
la mia fratellanza, come esprimo e dimostro la mia fraternità?”.
La mia fratellanza non
ha confini nazionalistici, linguistici, religiosi, culturali perché : ”E
non chiamate <padre> nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il
Padre vostro quello dei cieli” (Mt 23,9).
Se poi incominci a
selezionare, a scegliere, a scartare - all’interno della tua famiglia,
dei tuoi compagni di lavoro, dei tuoi colleghi, delle persone che
incontri - il simpatico o meno, l’avaro o il generoso, l’intelligente o
il poco dotato, l’africano, l’asiatico, l’occidentale, ecc …, hai
dimenticato il vangelo che ti insegna: “ Ma io vi dico: amate i
vostri nemici e pregate per coloro che vi perseguitano, affinché siate
figli del Padre vostro che è nei cieli, egli fa sorgere il suo sole sui
cattivi e sui buoni e Fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti
se amate quelli che vi amano … E se dare il saluto soltanto ai vostri
fratelli, che cosa fate di straordinario….Voi dunque siate perfetti come
è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5, 43 sgg.). (cfr
anche Lc 6,27-38)
Non ci si chiede con ciò
di abolire ogni differenza o preferenza, senza le quali scomparirebbero
istituti quali la famiglia, le nazioni, molteplici e benemerite comunità
ed associazioni.
Le differenze, anziché
generare ostacoli, contrapposizioni, inimicizie, odi, guerre dovrebbero
creare – nel reciproco rispetto della libertà e dei diritti –
sussidiarietà, soccorso e collaborazione.
Torniamo al Vangelo
secondo Matteo dove - ancora al capitolo 5,17 – 48 – si insiste sulla
necessità del perdono, della rinuncia alla vendetta … perché: ”Io
vi dico!”.
Se partiamo con tali
motivazioni e decisioni daremo una buona mano - impiegando generosamente
di volta in volta forze e risorse richieste dalle varie situazioni -
alla realizzazione del progetto “Anno Santo 2025”.
Buon lavoro!
a cura di “p.angelo@oadnet.org”