Se hai qualche desiderio inappagato; un
progetto non realizzato; un programma fallito; senso di vuoto, di
insoddisfazione o di incertezza ti consiglio di riflettere con S.
Agostino il quale, dopo varie esperienze constata: “ ci hai fatti per
te, Signore e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te,
….tanti desideri nel cuore delle persone, ma quanti pochi tendono a te …
eppure qualunque cosa si possieda senza avere te serve solo a farci
sentire più vuoti”.
La constatazione della
tua limitatezza non deve però spingerti alla fuga da te stesso o dalla
realtà che ti circonda ma deve aprirti all’ incontro con Colui che –
come abbiamo celebrato a Natale - ha preso residenza tra noi!
La porta aperta, con
rito solenne, all’inizio dell’anno santo vuole appunto significare
incontro, accoglienza, interessamento fra il tuo mondo e il mondo di
Dio, il santo.
Potrebbe essere che il
Signore, attraversando la porta che introduce nel tuo intimo, si ritrovi
in una cantina, in un ripostiglio, in un locale disordinato che vorresti
nascondere ed interdire agli altri ed anche a te stesso. Non temere!
Anche l’angolo più oscuro e impraticabile può essere ristrutturato in un
elegante salotto: alcune cose saranno da buttare, ma altre possono
ancora servire, essere usate e valorizzate.
Anche se a volte si ha
l’impressione che in tanti settori Dio sia messo alla porta e
licenziato, anche in malo modo, egli continua a bussare, a proporsi.
Senza imporsi.
Oggi bussa da te, o
suona al tuo citofono. Dopo aver sentito che è Lui non esitare ad
aprire! Rivivi in prima persona dell’esperienza di un tale, chiamato e
Zaccheo, il quale: “Cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non ci
riusciva a causa della folla … allora corse avanti e, per poterlo vedere
salì su un sicomoro … Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e
gli disse: <Zaccheo scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa
tua>. In fretta scese e lo accolse pieno di gioia … Zaccheo… disse al
Signore: <Ecco, Signore, io do la meta dei miei beni ai poveri, e se ho
frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto>. Gesù gli rispose:
<Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di
Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò
che era perduto>. (Lc19, 1…10). Un perfetto “anno santo” vissuto
appieno nel giro di poche ore!
Un esempio per te:
impegnati a conoscere, a riconoscere, ad apprezzare meglio Gesù; non
lasciarti condizionare dalla folla, dalle mode, da una malintesa
libertà. Sii pronto a cambiare e - se necessario - a riparare. Accogli
con gratitudine la salvezza e testimoniala con gioia.
a cura di “p.angelo@oadnet.org”